In attesa che venga messo online il nuovo sito gestito dalla Conferenza delle delegate alla parità che riunirà sentenzeparita.ch, leg.ch e gleichstellungsgesetz.ch, ecco comunque alcune novità:
DTF 4A_51/2024 del 10 dicembre 2024 : Il caso riguardava il licenziamento di un sindacalista che aveva tenuto un comportamento inappropriato nei confronti delle donne, pur non rientrando necessariamente nella definizione di molestie sessuali. La sentenza è interessante in relazione alla cura da tenere nell’informare terzi senza ostacolare inutilmente il futuro professionale del dipendente licenziato.
DTF 2C_1007/2022 del 15. gennaio 2025: Il procedimento riguardava una società di personale che nell’ambito del loro obbligo di eseguire un’analisi della parità salariale (art. 13a ss. LPar) offre ad aziende private analisi con un modello da essa sviluppato. La direttiva dell’UFU sul controllo del rispetto della parità salariale tra donna e uomo nel settore degli acquisti pubblici della Confederazione violerebbe la sua libertà di economia e commercio perché si avvale dello strumento Logib, sviluppato dalla Confederazione (cfr. già DTAF A-2768/2021 dell’8.11.2022). D’altro parere il Tribunale federale, in particolare perché nella pratica, non vengono controllate le imprese soggette all’obbligo di effettuare un’analisi della parità salariale ai sensi della legge sulla parità di genere, ma quelle con meno di 100 dipendenti.
DTF 1C_581/2024 del 4 marzo 2025: un candidato al posto di giudice di un tribunale dei minori fa valere discriminazione nell’assunzione perché la sua candidatura non era stata presa in considerazione. Il Tribunale federale esamina il gravame sotto l’aspetto della verosimiglianza ai sensi dell’art. 6 LPar e giunge a conclusione che una discriminazione non è resa neppure verosimile.
Di queste tre sentenze trovate un riassunto più completa nella Newsletter GenderLaw 2025#2 del FRI e su Gender Law Info.
DTF 1C_290/2024 del 14 febbraio 2025: si tratta di un caso ticinese – una capoufficio fa valere discriminazione salariale in base al sesso perché il suo stipendio è inferiore a quello di due capigruppo suoi sottoposti, invano. La sentenza è stata presentata da Nora Jardini Croci Torti nella Newsletter Genderlaw 2025#2 a cui pertanto rinviamo: genderlaw.ch
Seconda Camera civile del Tribunale d’appello 12.2024.124 del 17 febbraio 2025: Questa sentenza, ripresa anche dai media cantonali, ha confermato una sentenza pretorile che riconosceva ad una redattrice radiotelevisiva CHF 192’085.00 lordi oltre interessi al 5% (più partecipazione alle spese legali) a titolo di adeguamento salariale in maniera retroattiva dal 17 marzo 2011. La redattrice era riuscita a rendere verosimile una discriminazione salariale perché nei periodi in cui sia lei che un suo collega uomo avevano avuto la stessa classificazione (di redattore 3, rispettivamente 4) vi era una differenza salariale superiore al 15-25%. Accesso diretto alle sentenza: sentenze.ti.ch
La dipendente aveva dapprima dovuto lottare per il diritto alla prova: Seconda Camera civile Tribunale d’appello, 12.2018.80 del 5 marzo 2020 (appello).